“Mi sento infinito”, è la frase che dice Charlie la prima
sera che si ritrova in macchina con i suoi due nuovi, e unici amici, intanto
Sam “vola” sulle note di Heroes di David Bowie .
Da quel momento parte un film, adattamento cinematografico
del romanzo epistolare Ragazzo da parete, scritto dallo stesso Chbosky che è
regista della pallicola, che potrebbe apparire come un film di adolescenti e
per adolescenti ma che non è affatto così, la malinconia che accompagna lo
spettatore per tutta la pellicola sembra voglia riportare alla luce i ricordi
del passato dello spettatore stesso, le storie che si intrecciano nella
narrazione sono possibili storie che potrebbero essere capitate a chiunque
negli anni del liceo, la scoperta dell’amore, il radicarsi di una più o meno
definita identità sessuale, le prime vere amicizie della vita fino alle
sensazioni e alle vicende più tristi come il ricordo di un passato infelice e
che ci ossessiona, l’emarginazione da parte dei coetanei e il pregiudizio.
Il film scorre abbastanza velocemente proprio come scorre
velocemente la vita dei tre protagonisti Charlie, Patrick e Sam, tramite il
loro conoscersi e scoprirsi si riescono a comprendere profondamente il loro
passato e le loro fragilità. In questo film si ritrova di tutto, amore,
amicizia, rifiuto, famiglia, suicidio, disturbo mentale ma il tutto è fortemente
equilibrato e mai portato all’esasperazione.
Il regista Stephen Chbosky è riuscito a creare un buon film
supportato anche da tre giovani attori che dimostrano una certa capacità
davanti alla macchina da presa, molto bravi i due protagonisti maschili, Logan
Lerman e Ezra Miller, quest’ultimo già l’avevo decisamente apprezzato in …E ora
parliamo di Kevin, e tolti i panni di Hermione Granger c’è da dire che anche
Emma Watson ha dimostrato di essere in grado di rivestire un ruolo diverso.
Sottolineo la comparsata infelice di Nina Dobrev, per l’occasione
sorella di Charlie, che dimostra il suo essere l’attrice insipida e
monoespressiva che abbiamo conosciuto in Vampire diaries, avete presente la sua
faccia angosciata che si porta dietro dall’inizio della serie? Ecco è la stessa
per tutto il film.
Charlie ha un suo gruppo preferito e una sua canzone preferita,
gli Smiths e la loro Asleep quindi a condire perfettamente questo film non
manca una ottima colonna sonora, la colonna sonora perfetta per un film di
questo tipo, non sarebbe possibile immaginarsene un’altra più appropriata, tra
gli altri ritroviamo Sonic Youth, New Order e il già menzionato Bowie, oltre
agli Smiths ovviament, a spezzare un po’ il tratto malinconico della musica
utilizzata nel film si inserisce, in una bella scena di un ballo scolastico, Come
on Eileen dei Dexys Midnight Runners.
Il mio voto a Noi siamo infinito è 7.
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