25 marzo 2013

Mi sento infinito



“Mi sento infinito”, è la frase che dice Charlie la prima sera che si ritrova in macchina con i suoi due nuovi, e unici amici, intanto Sam “vola” sulle note di Heroes di David Bowie .
Da quel momento parte un film, adattamento cinematografico del romanzo epistolare Ragazzo da parete, scritto dallo stesso Chbosky che è regista della pallicola, che potrebbe apparire come un film di adolescenti e per adolescenti ma che non è affatto così, la malinconia che accompagna lo spettatore per tutta la pellicola sembra voglia riportare alla luce i ricordi del passato dello spettatore stesso, le storie che si intrecciano nella narrazione sono possibili storie che potrebbero essere capitate a chiunque negli anni del liceo, la scoperta dell’amore, il radicarsi di una più o meno definita identità sessuale, le prime vere amicizie della vita fino alle sensazioni e alle vicende più tristi come il ricordo di un passato infelice e che ci ossessiona, l’emarginazione da parte dei coetanei e il pregiudizio.
Il film scorre abbastanza velocemente proprio come scorre velocemente la vita dei tre protagonisti Charlie, Patrick e Sam, tramite il loro conoscersi e scoprirsi si riescono a comprendere profondamente il loro passato e le loro fragilità. In questo film si ritrova di tutto, amore, amicizia, rifiuto, famiglia, suicidio, disturbo mentale ma il tutto è fortemente equilibrato e mai portato all’esasperazione.
Il regista Stephen Chbosky è riuscito a creare un buon film supportato anche da tre giovani attori che dimostrano una certa capacità davanti alla macchina da presa, molto bravi i due protagonisti maschili, Logan Lerman e Ezra Miller, quest’ultimo già l’avevo decisamente apprezzato in …E ora parliamo di Kevin, e tolti i panni di Hermione Granger c’è da dire che anche Emma Watson ha dimostrato di essere in grado di rivestire un ruolo diverso.
Sottolineo la comparsata infelice di Nina Dobrev, per l’occasione sorella di Charlie, che dimostra il suo essere l’attrice insipida e monoespressiva che abbiamo conosciuto in Vampire diaries, avete presente la sua faccia angosciata che si porta dietro dall’inizio della serie? Ecco è la stessa per tutto il film.
Charlie ha un suo gruppo preferito e una sua canzone preferita, gli Smiths e la loro Asleep quindi a condire perfettamente questo film non manca una ottima colonna sonora, la colonna sonora perfetta per un film di questo tipo, non sarebbe possibile immaginarsene un’altra più appropriata, tra gli altri ritroviamo Sonic Youth, New Order e il già menzionato Bowie, oltre agli Smiths ovviament, a spezzare un po’ il tratto malinconico della musica utilizzata nel film si inserisce, in una bella scena di un ballo scolastico, Come on Eileen dei Dexys Midnight Runners.
Il mio voto a Noi siamo infinito è 7.


Nessun commento:

Posta un commento