27 marzo 2013

I "nuovi normali" ?



Da qualche settimana è arrivata in Italia la nuova serie creata da Ryan Murphy e Allison Adler The new normal, in onda su Fox tutti i martedì alle 22.45.
La serie era molto attesa nel nostro paese, forse perché uno dei creatori è Ryan Murphy, creatore di serie tv che hanno ottenuto notevole popolarità quali la geniale Nip/Tuc, Glee e la fortunata American Horror Story o forse per la scia di polemiche che ha scatenato in USA, in particolare nello Utah dove è stata addirittura censurata.
Guardando i primi cinque episodi mi chiedo anche il motivo della censura ma temo ancora una volta l’eccessivo bigottismo e la chiusura mentale di alcune associazioni di cattolici o di repubblicani americani siano alla base di questa censura. In questo inizio serie infatti io non ritrovo nessun elemento che possa portare lo spettatore a gridare allo scandalo, i toni e il racconto di questa nuova e particolare famiglia mi sembrano molto pacati e tipici del linguaggio utilizzato già in altre produzioni.
In breve in The new normal si racconta la storia di una coppia omosessuale di Beverly Hills, Bryan e David, che conosco la sfortunata Goldie, tradita dal marito e con una figlia in età preadolescenziale che si trasferisce a Los Angeles per sfuggire alla perfida e cinica nonna e dalla vita insoddisfacente di provincia.
In lei David e Bryan troveranno la madre surrogata perfetta per soddisfare il loro desiderio di paternità e lei troverà in loro due l’affetto e le attenzioni che ricercava. A condire il tutto e aggiungere una nota cinica e spietata ci sarà la presenza della nonna Jane che continuerà ad entrare costantemente nella vita di Goldie e della figlia Shania con il suo animo profondamente repubblicano, razzista e ovviamente totalmente misogeno.
Nonostante gli immancabili luoghi comuni e stereotipi sul prototipo della coppia omessuale che la tv continua a presentarci, l’omosessuale che si sente più “mamma” che ama la musica dance, fa riferimenti continui al mondo del musical e cita le grandi attrici del passato ed è un inguaribile fashion victim, la serie è una piacevole sorpresa e funziona molto bene facendo sorridere senza essere mai eccessivamente volgare nè ricorrendo all’utilizzo di un linguaggio scurrile. Anche nel cinismo spietato della nonna gli sceneggiatori sono riusciti nell’intento di creare un personaggio che riesce a far divertire grazie a battute cattivissime ma inserite sempre nel momento giusto. Il personaggio di Shania, ragazzina di nove anni che inizia a scoprire gioie e dolori della vita da adolescente è adorabile.
Serie tv che continuerò a vedere, sicuramente, forse meno brillante e divertente di Modern Family ma piacevole e poi chissà nei prossimi 17 episodi  tutto può succedere!

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