26 marzo 2013

7 Psicopatici al di là delle aspettative

Marty, uno sceneggiatore nella più totale crisi dello scrittore e con un problema di alcolismo, il suo migliore amico Billy, attore fallito intenzionato ad aiutare l'amico per la scrittura del film e rapitore di cani al parco insieme ad Hans per poterli poi restituire e incassare la ricompensa dai proprietari e infine il boss Charlie Costello, questi sono i protagonisti di questa commedia nera del regista Martin McDonagh.
La pellicola sfodera un cast di attori di tutto rispetto e tutti decisamente in gamba e ottimi interpreti dei loro personaggi, Colin Farrel, con le sue immancabili sopracciglia improponibili è azzeccatissimo nel ruolo dello scrittore in crisi, alcolizzato e che viene rimbalzato per tutto il film da una situazione all'altra uscendone sempre indenne e affrontandole con una buona dose di ingenuità. Il suo migliore amico, attore e rapitore di cani e che si rivelerà molto altro durante il film è Sam Rockwell, un bravo "psicopatico" adatto perfettamente sia per far sorridere che per la parte più violenta della pellicola insieme al suo socio interpretato da Christoper Walken che in questo film sfodera una interpretazione che lascia stupiti. Infine c'è il boss, uomo apparentemente duro e tutto d'un pezzo che sfodera anche un animo docile, interpretato da Woody Harrelson, anche lui attore che riesce sempre ad inserirsi perfettamente nei personaggi che interpreta, ha sempre la faccia giusto al momento giusto.
La trama del film è molto semplice, mentre Marty è impegnato ad inventarsi una buona sceneggiatura per il film che ha venduto ad Hollywwod dal titolo "7 psicopatici" il suo migliore amico Billy e il suo socio Hans rapiscono il cane del boss Charlie Costello, da qui Marty verrà coinvolto da Billy nelle conseguenze del rapimento intenzionato anche ad aiutare il suo amico a trovare idee per la sceneggiatura del film.
Il ritmo della pellicola scorre bene, senza momenti di noia e con alcuni momenti di pungente ironia e nera comicità che potrebbero ricordare vagamente Le Iene tarantiniane e nel vedere le sgangherate gang un pò imbranate presenti nel film un ricordo corre anche verso The snatch di Guy Ritchie.
Nei primi tre minuti del film troviamo anche un insipido cameo di un Michael Pitt imbruttito e trasandato che non arricchisce nè impoverisce un film con una buona struttura e con una notevole dose di umorismo nero che tanto mi piace e mi soddisfa.
Voto 7.5




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