31 marzo 2013

Giorni tristi per la musica


A volte sembra accadano fenomeni strani che portano alla scomparsa in successione di alcune grandi personalità l’una dall’altra a distanza di poche ore o di pochi giorni.
E’ quello che è accaduto tra venerdì e sabato nel mondo della musica, in soli due giorni sono infatti scomparse tre personalità che hanno notevolmente influenzato la musica italiana ed internazionale contemporanea. 


Venerdì 29 Marzo in serata abbiamo appreso la notizia della scomparsa di Enzo Jannacci, classe 1935, protagonista della scena musicale nostrana del dopoguerra, artista poliedrico che nelle sue canzoni ha sempre saputo miscelare ironia e un forte senso dell’umorismo non dimenticando mai una forte malinconia e una delicata vicinanza alle classi più umili e in difficoltà. Era amico di Gaber, Dario Fo e Celentano ed era da sempre considerato un “maestro” dal comico Paolo Rossi e nella sua carriera ha dovuto affrontare una censura da parte della Rai che lo considerava poco adatto per il suo umorismo forse troppo avanti rispetto agli anni che viveva l’Italia.

Ma la musica italiana anche sabato 30 Marzo ci riserva una triste notizia, è infatti scomparso all’età di 74 anni Franco Califano, cantautore, poeta e attore.
Una vita travagliata quella del Califfo, tra guai giudiziari e disastri economici, una vita al limite, nelle sue composizioni era politicamente scorretto, spesso rude nel descrivere il suo amore incondizionato per le donne, autore di grandi canzoni come Minuetto, cantata da Mia Martini, e di molti brani per Mina. 

Nella sua carriera ha collaborato anche  con i Tiromancino che hanno reinciso il suo brano Un tempo piccolo e di recente con il jazzista Stefano Di Battista, Franco Califano è stato anche protagonista di alcune famose imitazioni da parte di Fiorello e di Max Tortora. 

Il mondo della musica internazionale perde invece in queste ore il produttore discografico e compositore americano Phil Ramone, 72 anni, vincitore di 14 Grammy Awards, collaborò nella sua carriera con Aretha Franklin, Madonna, Tony Bennet e Lou Reed ed è da attribuire a lui il grande successo di Flashdance. 
Nel 1983 ebbe la geniale intuinzione di convincere Michael Sembello di cambiare il brano Maniac, pezzo nato su ispirazione di un film horror omonimo del 1980 tramutando il significato di “maniaco-assassino” del titolo e adattandolo ad una ragazza “maniaca” per la danza, supervisore della colonna sonora dell’intero film la canzone ottenne una nomination all’Oscar nel 1984, premio che poi andò a Flashdance…What a feeling, canzone che faceva comunque sempre parte della colonna sonora del film. Negli anni 80 Phil Ramone collaborò per altre colonne sonore, tra le più conosciute quella dei film Ghostbusters e di Rocky V. 

Nessun commento:

Posta un commento