Torino si prepara ad ospitare anche quest’anno la ormai 28a
edizione del Torino GLBT Film Festival "Da Sodoma a Hollywood", uno
dei più antichi e longevi festival del cinema dedicato alle tematiche
omosessuali aprirà i battenti il 19 Aprile e durerà fino al 25 nella consueta
cornice del Cinema Massimo.
Circa 120 film in rappresentanza di 34 nazioni suddivise in
diverse sezioni, lungometraggi, film documentari, cortometraggi e un
particolare focus interamente dedicato ai film nazionali, Chilometro Zero, che
vedrà presentare opere di giovani autori nostrani che con pochi mezzi ma molta
creatività sentono la voglia e il bisogno di comunicare le diverse
sfaccettature del mondo Glbt.
Il nostro paese in questa edizione del Festival ha un ruolo
importante, il cinema italiano partecipa presentando infatti 20 opere, secondo
rispetto agli Stati Uniti presenti con 36 lavori, 20 le opere che rappresenteranno
l’America Latina, 14 quelle spagnole e 11 quelle francesi ma vedremo opere provenienti anche da Canada, Australia, Taiwan, Pakistan,
Inghilterra, Belgio, Germania e molte altre nazioni europee ed extraeuropee.
La kermesse diretta da Giovanni Minerba per l’edizione 2013
riserva particolare spazio al cinema proveniente dal Medio Oriente, la sezione
Mezzaluna Rosa sarà infatti interamente dedicata a pellicole provenienti da paesi
in cui il riconoscimento dei diritti degli omosessuali faticano ad essere riconosciuti , solo in
Giordania, Turchia, Cipro e Iraq gli atti omosessuali non sono perseguibili per
legge.
In questa sezione verrà presentato "Out Loud" di
Samer Daboul, primo film gay interamente realizzato in Libano e oltre al film
si avrà l’occasione anche di vedere il making of nel quale il regista racconta
le numerose difficoltà incontrate durante la realizzazione del lungometraggio
la cui produzione è stata fortemente osteggiata da proteste, insulti e furti.
Per garantire la tutela da eventuali accuse di
omosessualità, illegale in Libano, è stato censurato un bacio tra due attori gay
di sesso maschile, il regista parlando della sua opera dice: “Sebbene fossi
nato nella città in cui "Out Loud" è stato girato, Zahle, non avevo
idea di quanto fosse difficile fare un film in una nazione devastata da
violenza, razzismo, sessismo, corruzione e una mancanza di rispetto per l'arte
e i diritti umani. Il mio proposito era esaminare la nuova generazione e i loro
sforzi per cambiare la società tradizionale del Medio Oriente. Vorrei che il
pubblico si approcciasse ad "Out Loud" con occhi aperti, liberi dai
preconcetti".
Il focus Mezzaluna Rosa metterà a fuoco le contraddizioni
del Medio Oriente sul tema gay non solo per denunciarne i meccanismi oppressivi,
influenzati dalla religione islamica, ma anche per testimoniare i coraggiosi
tentativi di lotta della comunità lgbt per i propri diritti.
Nel Concorso lungometraggi vedremo in anteprima
internazionale il film australiano Monster Pies di Lee Galea, una sorta di
Romeo e Giulietta in versione gay, quella del messicano Todo mundo tiene a
alguien menos yo di Raul Fuentes, in concorso in questa sezione anche White
Frog di Quentin Lee, toccante dramma di formazione e Five dances di Alan Brown,
film che indaga nel mondo della danza classica contemporanea con un promettente
Ryan Steele.
Al Festival è in programma anche la presentazione di due web
serie tutte torinesi, quella in anteprima del collettivo "Le BADhOLE",
Re(l)azioni a catena firmata da Silvia Novelli, e un sunto delle ultime puntate
di "G&T" di Francesco D'Alessio e sarà forte la presenza musicale
con i videoclip di Paolo Ferrarini in grado di proporre un'acuta commistione
tra visione, messaggio ed emozione.
Per tutte le informazioni sul festival e il programma
dettagliato potete consultare il sito ufficiale della manifestazione http://www.tglff.com/ .
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