6 aprile 2013

"Da Sodoma a Hollywood"


Torino si prepara ad ospitare anche quest’anno la ormai 28a edizione del Torino GLBT Film Festival "Da Sodoma a Hollywood", uno dei più antichi e longevi festival del cinema dedicato alle tematiche omosessuali aprirà i battenti il 19 Aprile e durerà fino al 25 nella consueta cornice del Cinema Massimo.
Circa 120 film in rappresentanza di 34 nazioni suddivise in diverse sezioni, lungometraggi, film documentari, cortometraggi e un particolare focus interamente dedicato ai film nazionali, Chilometro Zero, che vedrà presentare opere di giovani autori nostrani che con pochi mezzi ma molta creatività sentono la voglia e il bisogno di comunicare le diverse sfaccettature del mondo Glbt.
Il nostro paese in questa edizione del Festival ha un ruolo importante, il cinema italiano partecipa presentando infatti 20 opere, secondo rispetto agli Stati Uniti presenti con 36 lavori, 20 le opere che rappresenteranno l’America Latina, 14 quelle spagnole e 11 quelle francesi  ma vedremo opere provenienti  anche da Canada, Australia, Taiwan, Pakistan, Inghilterra, Belgio, Germania e molte altre nazioni europee ed extraeuropee.
La kermesse diretta da Giovanni Minerba per l’edizione 2013 riserva particolare spazio al cinema proveniente dal Medio Oriente, la sezione Mezzaluna Rosa sarà infatti interamente dedicata a pellicole provenienti da paesi in cui il riconoscimento dei diritti degli omosessuali  faticano ad essere riconosciuti , solo in Giordania, Turchia, Cipro e Iraq gli atti omosessuali non sono perseguibili per legge.
In questa sezione verrà presentato "Out Loud" di Samer Daboul, primo film gay interamente realizzato in Libano e oltre al film si avrà l’occasione anche di vedere il making of nel quale il regista racconta le numerose difficoltà incontrate durante la realizzazione del lungometraggio la cui produzione è stata fortemente osteggiata da proteste, insulti e furti.
Per garantire la tutela da eventuali accuse di omosessualità, illegale in Libano, è stato censurato un bacio tra due attori gay di sesso maschile, il regista parlando della sua opera dice: “Sebbene fossi nato nella città in cui "Out Loud" è stato girato, Zahle, non avevo idea di quanto fosse difficile fare un film in una nazione devastata da violenza, razzismo, sessismo, corruzione e una mancanza di rispetto per l'arte e i diritti umani. Il mio proposito era esaminare la nuova generazione e i loro sforzi per cambiare la società tradizionale del Medio Oriente. Vorrei che il pubblico si approcciasse ad "Out Loud" con occhi aperti, liberi dai preconcetti".
Il focus Mezzaluna Rosa metterà a fuoco le contraddizioni del Medio Oriente sul tema gay non solo per denunciarne i meccanismi oppressivi, influenzati dalla religione islamica, ma anche per testimoniare i coraggiosi tentativi di lotta della comunità lgbt per i propri diritti.
Nel Concorso lungometraggi vedremo in anteprima internazionale il film australiano Monster Pies di Lee Galea, una sorta di Romeo e Giulietta in versione gay, quella del messicano Todo mundo tiene a alguien menos yo di Raul Fuentes, in concorso in questa sezione anche White Frog di Quentin Lee, toccante dramma di formazione e Five dances di Alan Brown, film che indaga nel mondo della danza classica contemporanea con un promettente Ryan Steele.
Al Festival è in programma anche la presentazione di due web serie tutte torinesi, quella in anteprima del collettivo "Le BADhOLE", Re(l)azioni a catena firmata da Silvia Novelli, e un sunto delle ultime puntate di "G&T" di Francesco D'Alessio e sarà forte la presenza musicale con i videoclip di Paolo Ferrarini in grado di proporre un'acuta commistione tra visione, messaggio ed emozione.
Per tutte le informazioni sul festival e il programma dettagliato potete consultare il sito ufficiale della manifestazione http://www.tglff.com/ .

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