Si è concluso ieri, 28 Aprile, il Tribeca Film Festival,
kermesse ideata da Robert De Niro dedicata al cinema indipendente americano e
che si tiene ogni anni, da dodici anni, a New York.
In questa edizione sono stati presentati 89 film e 60
cortometraggi provenienti da 38 paesi ed è stata istituita una nuova categoria,
quella del “Tribeca Online Festival”, che assegna due premi al film e al
cortometraggio più votato dal pubblico online.
Grandi ospiti per questa dodicesima edizione del Festival,
Robert De Niro, Martin Scorsese, Ben Stiller, Jerry Lewis e Clint Eastwood
hanno attirato la curiosità di migliaia di persone attorno agli studios di New
York dove si svolge la manifestazione.
Il vincitore di quest’anno è il film The rocket
dell’australiana Kim Mordaunt, il film racconta la storia di Ahlo, un bambino
di 10 anni che vive in un’area rurale del Laos e che, dopo la distruzione del
suo villaggio per far spazio alle costruzioni di una diga, fugge assieme al
padre e alla nonna in cerca di una nuova casa e quando si trovano in mezzo ad
un concorso per costruire un razzo Ahlo vuole partecipare.
La giuria ha anche voluto assegnare una menzione speciale a
Stand Clear of the Closing Doors di Sam Fleischner, storia di un bambino
autistico che viene rimproverato per aver saltato scuola e fugge per le vie del
Queens, mentre la madre lo cerca.
Altro
trionfatore della serata è il belga The Broken Circle Breakdown, vincitore del
premio per la sceneggiatura e per la miglior attrice, diretto da Felix van
Groeningen, racconta la travagliata storia d’amore tra una tatuatrice ed un
suonatore di banjo.
Il premio per la Miglior Fotografia è stato assegnato a
Marius Matzow Gulbrandsen per Before Snowfall mentre il premio come Miglior
Cortometraggio è andato a The Kill Team di Dan Krauss, documentario che sta
facendo molto discutere e che racconta la storia di un gruppo di soldati
americani che la stampa chiamò “the kill team” per le atrocità gratuite
inflitte a diverse persone nel 2010 in Afghanistan.
Il Premio Miglior Montaggio per un Documentario è stato
assegnato a Nels Bangerter per Let the Fire Burn, opera che descrive gli
scontri tra l’organizzazione afroamericana MOVe e le autorità di Philadelphia a
metà degli anni ’80.
Miglior Regista Esordiente in lungometraggio è il canadese
Emanuel Hoss-Desmarais per la commedia dark Whitewash mentre per i
cortometraggi ha vinto Sean Dunne con Oxyana.
Miglior cortometraggio documentario è risultato essere Coach
di Bess Kargman, prodotto tra gli altri da Whoopi Goldberg e che narra la
storia di C. Vivian Stringer, nota allenatrice di pallacanestro. Il premio al
miglior Student Visionary Award è stato assegnato a Life Doesn’t Frighten Me di Stephen Dunn.
Per quanto riguarda i premi assegnati online hanno vinto
come miglior lungometraggio Lil Bub & Friendz di Juliette Eisner e Andy
Capper mentre miglior cortometraggio A Short Film About Guns di Minos Papas.
Per quanto riguarda il cinema italiano va sottolineata la
bella e calorosa accoglienza del film Alì ha gli occhi azzurri di Claudio Giovannesi e il premio che è stato
assegnato come miglior cortometraggio a The Nightshif Belongs to the Stars,
diretto da Edoardo Ponti e interpretato da Enrico Lo Verso, Nastassja Kinski e
Julian Sands.