18 maggio 2013

Le streghe di Salem


Non sono un amante del genere horror, anzi forse è più corretto dire che io non sono amante dell'horror splatter, banale e sempliciotto come purtroppo siamo abituati a vedere, produzioni americane tutte uguali con storie ripetitive e condite con troppo sangue per risultare minimamente accattivanti.
Io sono un amante dell’horror fatto di simbolismi, presenze demoniache che si manifestano più psicologicamente che visivamente, gli horror fatti di silenzi e di una cupezza di fondo affascinante ma nello stesso inquietante ed è per questo che ho voluto guardare la nuova opera di Rob Zombie “Le streghe di Salem”.
Heidi, la protagonista, è una dj radiofonica di Salem, leggendaria città della caccia e dei roghi di streghe, che conduce assieme a due colleghi un programma di grande successo. La donna un giorno riceve in trasmissione un misterioso cofanetto di legno all'interno del quale è contenuto l'album in vinile dei fantomatici Lords of Salem, la messa in onda dell'inquietante musica riporterà in vita una maledizione che si era assopita dando vita al risveglio delle forze satanico-pagane insite nelle donne in ascolto ma anche al ritorno di Satana, destinato a venire generato dal ventre della prescelta Heidi.
Per quanto la trama possa e forse è abbastanza banale il film si caratterizza e diventa un buon film grazie alla regia di Rob Zombie, il regista sceglie infatti uno stile molto anni ’80 nel girare la sua pellicola che rende benissimo e crea una atmosfera decisamente dark al lavoro, e una fotografia perfetta.

Ogni minimo particolare del film è studiato nel minimo dettaglio, i riferimenti a Shining e Rosemary’s baby sono ben visibili e apprezzabili e la colonna sonora essenziale accompagna la pellicola senza mai essere troppo invadente.
L’interpretazione di Sheri Moon Zombie nel ruolo della protagonista è convincente, un buon look decisamente adatto per la storia e una inquietudine di fondo che funziona benissimo.
Certo nel film non mancano chiari riferimenti blasfemi ma considerando il regista io ho trovato il tutto mai troppo disturbante né portato estremamente all’eccesso.
Un film consigliato, il mio voto è 7.  

Nessun commento:

Posta un commento