Non sono un amante del genere horror, anzi forse è più
corretto dire che io non sono amante dell'horror splatter, banale e
sempliciotto come purtroppo siamo abituati a vedere, produzioni americane tutte
uguali con storie ripetitive e condite con troppo sangue per risultare
minimamente accattivanti.
Io sono un amante dell’horror fatto di simbolismi, presenze
demoniache che si manifestano più psicologicamente che visivamente, gli horror
fatti di silenzi e di una cupezza di fondo affascinante ma nello stesso
inquietante ed è per questo che ho voluto guardare la nuova opera di Rob Zombie
“Le streghe di Salem”.
Heidi, la protagonista, è una dj radiofonica di Salem, leggendaria
città della caccia e dei roghi di streghe, che conduce assieme a due colleghi
un programma di grande successo. La donna un giorno riceve in trasmissione un
misterioso cofanetto di legno all'interno del quale è contenuto l'album in
vinile dei fantomatici Lords of Salem, la messa in onda dell'inquietante musica
riporterà in vita una maledizione che si era assopita dando vita al risveglio
delle forze satanico-pagane insite nelle donne in ascolto ma anche al ritorno
di Satana, destinato a venire generato dal ventre della prescelta Heidi.
Per quanto la trama possa e forse è abbastanza banale il
film si caratterizza e diventa un buon film grazie alla regia di Rob Zombie, il
regista sceglie infatti uno stile molto anni ’80 nel girare la sua pellicola
che rende benissimo e crea una atmosfera decisamente dark al lavoro, e una
fotografia perfetta.
Ogni minimo particolare del film è studiato nel minimo
dettaglio, i riferimenti a Shining e Rosemary’s baby sono ben visibili e
apprezzabili e la colonna sonora essenziale accompagna la pellicola senza mai
essere troppo invadente.
L’interpretazione di Sheri Moon Zombie nel ruolo della
protagonista è convincente, un buon look decisamente adatto per la storia e una
inquietudine di fondo che funziona benissimo.
Certo nel film non mancano chiari riferimenti blasfemi ma
considerando il regista io ho trovato il tutto mai troppo disturbante né portato
estremamente all’eccesso.
Un film consigliato, il mio voto è 7.
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